Riceviamo
e pubblichiamo integralmente nota del Presidente del
Consiglio Comunale di Taranto e Consigliere provinciale
Nuove
e importanti iniziative si stanno in questi giorni organizzando per far sentire
la voce di Taranto ai piani alti delle istituzioni nazionali, governo in testa.
La
comunità ionica che si è ribellata all’ipotesi di trasferimento della
Soprintendenza a Lecce sembra finalmente riconoscersi in un tratto identitario,
quello culturale, che per tanti, troppi anni è rimasto ai margini del dibattito
pubblico locale.
Le
manifestazioni e le proteste per difendere le nostre istituzioni culturali, la
proposta del Comitato per la Qualità della Vita con la quale si intende
promuovere la Giornata della Cultura Jonica, le associazioni che si prodigano
per far conoscere i tesori della Città vecchia, dagli ipogei alle chiese,
rappresentano un segnale di speranza per il futuro del capoluogo ionico. Un
segnale che gli enti locali, Comune di Taranto su tutti, devono saper cogliere
e valorizzare al meglio facendo, se del caso, anche autocritica.
La
mancata assegnazione a Taranto di Capitale Italiana della Cultura deve farci
riflettere se non vogliamo ripetere gli errori del passato. Dobbiamo avere il
coraggio di riconoscere i nostri limiti e provare a superarli, facendo leva
sulle positive energie che la nostra comunità comunque esprime.
La
neodirettrice del MarTa, per esempio, sta svolgendo un ottimo lavoro e
dimostra, con le sue proposte, come la cultura possa davvero diventare simbolo
e fattore determinante di una nuova prospettiva di sviluppo. Non basta la
cultura, questo è chiaro: occorrono massicci investimenti pubblici e una chiara
visione del futuro. Ma i fatti di queste settimane ci insegnano che senza
cultura nessun riscatto sociale è possibile. Ignorare questo stato di cose
sarebbe imperdonabile. Nonostante l’atavico disfattismo che da sempre aleggia
sul territorio ionico, possediamo intelligenze e risorse culturali per fare il
salto di qualità sotto tutti i punti di vista. A questa missione dobbiamo
consacrare il nostro impegno.
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