domenica 28 febbraio 2021

L’Italia sarà alle prese con scarsità di vaccini, l’avevamo previsto

 


Lo avevamo scritto il 20 dicembre in un articolo dal titolo “Scienza, aritmetica & vaccini, i numeri non sono quelli di Arcuri“.

La ragione era semplice, Arcuri ha puntato prevalentemente sul vaccino di AstraZeneca che ha mostrato problemi sulla fase di sperimentazione “ 3” . Le ragioni possono essere tante ma io ne ipotizzo una che è fondamentale e dirimente:una fiala di vaccinoPfizer costa 12 euro e una di AstraZeneca 1,78 (fonte : Heet Laatste Nieuws).

La ragione è tutta nei costi di distribuzione e stoccaggio a causa della minore temperatura di conservazione del vaccino AstraZeneca.  Risparmiare sulla vita? Buoni a spendere senza problemi l’equivalente dell’8% dei km realizzati dell’alta velocità (assumendo il costo medio riportato nell’ultima relazione della Corte dei Conti Europea dal titolo: “La rete ferroviaria ad alta velocità in Europa non è una realtà, bensì un sistema disomogeneo e inefficace”)?

Pfizer e Moderna sono quei vaccini che hanno ottenuto la autorizzazione da tutte le Autorità di regolamentazione. Nella borsa degli acquisti di Arcuri come numeri di fiale Pfizer pesa per l’13,5%, Moderna per il 5,4, Astra Zeneca 20%, Jhonson & Jhonson 27%, Sanofil  15%, CureVac 19,1%.

Il vicedirettore dell’Agenzia Europea dei Farmaci Whation ha dichiarato che AstraZeneca non ha presentato nemmeno la domanda e che le informazioni fornite non bastano nemmeno per ottenere una “licenza di commercializzazione condizionata”. Astra Zeneca…lo avevamo scritto anche nell’articolo del 20 dicembre.

Al di là dell’enfasi rischiamo di trovarci con dosi insufficienti. L’Italia ha puntato principalmente su AstraZeneca, Jhonson& Jhonson e CureVac che rappresentano il 66% delle fiale cioè 132 milioni di fiale cioè una volta e mezza il minimo per raggiungere l’immunità di gregge.

Vaccini però che mostrano problemi

AstraZeneca ha avuto problemi nella sperimentazione clinicala mezza dose ha funzionato meglio della dose intera. Inoltre alcuni partecipanti hanno ricevuto la seconda dose dopo 4 settimane come da protocollo altri dopo 9 settimane. Quindi i risultati non sono confrontabili. Dovranno molto probabilmente ripetere il trial clinico.

Sanofil ha annunciato di avere problemi e prima di fine 2021 non se ne parla. Jhonson & Jhonson è ancora in fase di autorizzazione. Infine CureVac ha iniziato la terza fase di sperimentazione due settimane fa. Risultato arriveranno se tutto andrà bene fiali per la doppia dose a 20 milioni di persone. Di molto inferiore al minimo per la immunità di comunità. Un grande problema!!

Inoltre secondo una ricerca della Duke University le nazioni ricche hanno firmato contratti di fornitura del vaccino per 4 miliardi di dosi . Questo ha come conseguenza che i paesi poveri al massimo potranno nel 2021 vaccinare un quinto della popolazione. Intanto la tanto deificata Merkel alla quale si tessono lodi per il suo europeismo ha rotto il fronte unico UE sui vaccini sottoscrivendo accordi di fornitura per ulteriori 30 milioni di vaccini. alla Pfizer La ragione? Si è convinta ch le forniture di vaccini non potranno coprire in tempi rapidi il fabbisogno tedesco. Ritardi dovuti come abbiamo sopra visto ai vaccini Jhonson & Jhonson e a Sanofil. A questo punto servirebbe un atto di coraggio del Governo italiano per tutelare i suoi cittadini. Sollecitare EMA a farsi inviare i dati della sperimentazione del vaccino cinese e di quello russo dalle autorità cinesi e russe.

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